Un approfondimento che mi sono divertito a fare su un autore che sta facendo parlare di sé, ma che… non esiste. Poi le cose che ho ascoltato, letto e visto nel periodo non collegato.
Quindi era un esperimento per permettere ai Tlon di imbastire un pippone nei prossimi mesi in cui dimostrare la disattenzione dei media o chissà che pur di ricevere un po' di attenzione?
Io credo che chi ha acquistato quelli libro (ma chi?) dovrebbe chiedere indietro i soldi.
Spiace dirlo, ma la Gancitano era partita bene, poi è finita nel filone media che fa capo a Will, Factanza e quel genere di informazione pucciosa utile solo a generare like e appiattimento totale
Be’, questa è una lettura abbastanza capziosa: Tlon è un progetto filosofico, quindi cosa ci si può aspettare se non “pipponi”, dove, però, l’accezione che io do al termine non è negativa, ma si riferisce alla naturale tendenza della filosofia a generare disquisizioni? In questo caso, peraltro, le disquisizioni non riguardano la disattenzione dei media, ma l’intelligenza artificiale. L’accostamento a Factanza e Will, poi, è veramente forzato - si tratta di progetti, quello di Tlon e dei due citati, molto diversi - come è superficiale il giudizio su di loro: non hanno sicuramente il rigore del Post, ma da lì all’informazione pucciosa ce ne passa.
Grazie Stefano. Però a questo punto ho una domanda per te: dato che ho comprato il libro PRIMA di sapere che fosse stato scritto con l'IA, dici che vale comunque la pena leggerlo?
Non lo so, non so se voglio spingermi a dare consigli sulla lettura del libro. Io ad esempio, quando ho capito che era il perno di un esperimento, ho deciso di non leggerlo e ho preferito scriverne per provare a far riflettere le cavie prima che lo sperimentatore dicesse loro che erano tali e spiegasse l’obiettivo dell’esperimento. Ma non ho una risposta universalmente corretta, anche perché l’AI è una disciplina enorme, gargantuesca, sulla quale non ho un’opinione precisa, al di là del fatto che pare si fondi sulla sistematica violazione del copyright, e probabilmente, più che sulla futurologia alla Harari, dovremmo concentrarci su quello. Mi verrebbe da risponderti “Ascolta le tue emozioni”, ma forse suona un po’ come il consiglio di un santone; però la sostanza è quella: come ti fa sentire l’idea di leggere un libro scritto da un’AI? Ovviamente, poi, le emozioni non sono tutto in questo ragionamento; serve anche approfondire il funzionamento dell’AI, ma forse la sto facendo un po’ troppo lunga e mi fermo qua.
Non l'hai fatta troppo lunga e ti ringrazio. In effetti, l'idea di fungere da cavia da laboratorio non mi attira per niente. Avrei preferito saperlo fin da subito che si trattava di un esperimento - e avrei anche potuto scegliere di partecipare volontariamente. Diciamo che se avessero applicato la stessa etica che si applica alla sperimentazione clinica sugli esseri umani sarei stata più disposta a farne parte. In conclusione, mi hai aiutato a decidere che no, non lo leggerò. Grazie.
Quindi noi (ma non ho letto il libro in questione) siamo cavie per questo esperimento..? Perché Tlon, che stimo molto, non ha rilevato prima il “tranello”..? Sono basita
Esattamente. Ma non credo sia il caso di essere basiti: il miglior modo di comprendere una cosa è sperimentarla, e Tlon ha fatto proprio questo, ci ha messo nelle condizioni più estreme dei tempi in cui viviamo e in particolare ci ha fatto toccare con mano limiti e opportunità dell’AI. Interessante, no?
Una volta mi hanno chiesto di scrivere, per un' edizione speciale di un best seller, una specie di guida ai luoghi del romanzo, posti che ovviamente non avevo visitato. Dalla (grossa) casa editrice non me lo dissero, ma cercando l' autore su Wikipedia scoprii che probabilmente non esisteva. Ma vendeva un sacco di libri.
Quindi era un esperimento per permettere ai Tlon di imbastire un pippone nei prossimi mesi in cui dimostrare la disattenzione dei media o chissà che pur di ricevere un po' di attenzione?
Io credo che chi ha acquistato quelli libro (ma chi?) dovrebbe chiedere indietro i soldi.
Spiace dirlo, ma la Gancitano era partita bene, poi è finita nel filone media che fa capo a Will, Factanza e quel genere di informazione pucciosa utile solo a generare like e appiattimento totale
Be’, questa è una lettura abbastanza capziosa: Tlon è un progetto filosofico, quindi cosa ci si può aspettare se non “pipponi”, dove, però, l’accezione che io do al termine non è negativa, ma si riferisce alla naturale tendenza della filosofia a generare disquisizioni? In questo caso, peraltro, le disquisizioni non riguardano la disattenzione dei media, ma l’intelligenza artificiale. L’accostamento a Factanza e Will, poi, è veramente forzato - si tratta di progetti, quello di Tlon e dei due citati, molto diversi - come è superficiale il giudizio su di loro: non hanno sicuramente il rigore del Post, ma da lì all’informazione pucciosa ce ne passa.
Naturalmente ognuno può avere la sua opinione , giusto ?
Naturalmente.
Non sarai un giornalista ma hai fatto quello che ormai i giornalisti italiani non fanno più da tempo immemore.
Grazie, ma, di buoni giornalisti, di giornalisti che fanno fact checking, ce ne sono. Certamente anch'io ho l'impressione non siano maggioranza.
Grazie Stefano. Però a questo punto ho una domanda per te: dato che ho comprato il libro PRIMA di sapere che fosse stato scritto con l'IA, dici che vale comunque la pena leggerlo?
Non lo so, non so se voglio spingermi a dare consigli sulla lettura del libro. Io ad esempio, quando ho capito che era il perno di un esperimento, ho deciso di non leggerlo e ho preferito scriverne per provare a far riflettere le cavie prima che lo sperimentatore dicesse loro che erano tali e spiegasse l’obiettivo dell’esperimento. Ma non ho una risposta universalmente corretta, anche perché l’AI è una disciplina enorme, gargantuesca, sulla quale non ho un’opinione precisa, al di là del fatto che pare si fondi sulla sistematica violazione del copyright, e probabilmente, più che sulla futurologia alla Harari, dovremmo concentrarci su quello. Mi verrebbe da risponderti “Ascolta le tue emozioni”, ma forse suona un po’ come il consiglio di un santone; però la sostanza è quella: come ti fa sentire l’idea di leggere un libro scritto da un’AI? Ovviamente, poi, le emozioni non sono tutto in questo ragionamento; serve anche approfondire il funzionamento dell’AI, ma forse la sto facendo un po’ troppo lunga e mi fermo qua.
Non l'hai fatta troppo lunga e ti ringrazio. In effetti, l'idea di fungere da cavia da laboratorio non mi attira per niente. Avrei preferito saperlo fin da subito che si trattava di un esperimento - e avrei anche potuto scegliere di partecipare volontariamente. Diciamo che se avessero applicato la stessa etica che si applica alla sperimentazione clinica sugli esseri umani sarei stata più disposta a farne parte. In conclusione, mi hai aiutato a decidere che no, non lo leggerò. Grazie.
Rivelato, non rilevato.
Dalla mia prospettiva non credo fosse necessario per capire limiti e possibilità dell'IA. Mi sento usata.
Quindi noi (ma non ho letto il libro in questione) siamo cavie per questo esperimento..? Perché Tlon, che stimo molto, non ha rilevato prima il “tranello”..? Sono basita
Esattamente. Ma non credo sia il caso di essere basiti: il miglior modo di comprendere una cosa è sperimentarla, e Tlon ha fatto proprio questo, ci ha messo nelle condizioni più estreme dei tempi in cui viviamo e in particolare ci ha fatto toccare con mano limiti e opportunità dell’AI. Interessante, no?
Potrebbe essere un gioco o anche un po’ una frode, ma probabilmente è meglio in ogni caso di Leonardo Caffo.
È già stato confermato che si tratta di un esperimento filosofico. Su Caffo, boh, avresti potuto citare Snoopy e sarebbe c’entrato quanto Caffo 😅
Una volta mi hanno chiesto di scrivere, per un' edizione speciale di un best seller, una specie di guida ai luoghi del romanzo, posti che ovviamente non avevo visitato. Dalla (grossa) casa editrice non me lo dissero, ma cercando l' autore su Wikipedia scoprii che probabilmente non esisteva. Ma vendeva un sacco di libri.
Viviamo immersi nelle narrazioni, ha ragione Jianwei Xun - che è a sua volta un dispositivo narrativo :)
Questa svolta detective mi è piaciuta molto ✨ ma non dovrei stupirmi visto che sei Corvonero.
E soprattutto visto il fatto che alla recita delle scuole elementari ho interpretato il detective Conan. Giuro.